Lazio: una promessa non mantenuta
Lazio – È un silenzio che fa rumore quello che avvolge il tema rinnovo per Alessio Romagnoli. La dura frenata nel rapporto tra il numero 13 e la Lazio ha lasciato segni evidenti nel post gara contro il Bodo-Glimt, occasione che ha fatto esplodere la frustrazione del numero 13.
Una promessa di rinnovo mancata, quella fatta da Lotito all’ex Milan, sarebbe la mela della discordia in grado di far crollare anche l’inossidabile fede che Romagnoli ha sempre mostrato verso i colori biancocelesti.
I patti erano chiari al momento della firma nel 2021: la società avrebbe garantito al difensore un adeguamento economico nel caso in cui la Lazio avesse raggiunto la vecchia fase a gironi di Champions League, condizione avvenuta appena un anno dopo.
Lazio: Romagnoli alza la richiesta economica
Alessio Romagnoli: profilo X @officialsslazio
Oggi Romagnoli chiede a gran voce che i patti vengano rispettati, previa addio già in estate. Le richieste per il classe ’95 non mancano, è per questo che la società biancoceleste dovrà accelerare i tempi.
Il centrale nato ad Anzio attende la proposta di rinnovo, provando a strappare il “Si” di Lotito all’aumento di stipendio che passerebbe dai 3 milioni di euro percepiti finora, a circa 3,7 annuali, con il nuovo contratto in scadenza nel 2030.
Il veto posto da Maurizio Sarri sulla permanenza del difensore è la condizione che lascia aperto lo spiraglio per il rinnovo tra Romagnoli e la Lazio, impegno a cui la società biancoceleste non può mancare per non far iniziare nel peggior modo possibile il nuovo rapporto con il comandante.
