Lazio: un 2025 da dimenticare
Lazio – L’estate 2025 va ricordata come uno dei punti più bassi toccati dalla gestione Lotito, segnata da tre allenatori dimissionari in appena un anno ed i vincoli invalicabili che hanno estromesso la Lazio (unica squadra in Europa) dal mercato estivo.
Nemmeno il ritorno di Maurizio Sarri alla guida del club ha acceso entusiasmo tra la folla, sempre più messa alla prova da situazioni che poco c’entrano con la sana gestione di un club.
Il mea culpa dalla società tarda ad arrivare ma nei piani alti si lavora per rimediare all’errore di valutazione che ha posto sul piede sbagliato l’avvio della nuova stagione.
Lazio: il costo del lavoro allargato va rivisto
Le prossime mosse serviranno a rimettere in carreggiata il percorso della Lazio, indietro rispetto a chi in estate è riuscito a far crescere il proprio potenziale. La gara di Como è esempio lampante delle difficoltà a cui si andranno incontro strada facendo, ragion per cui lo stesso Lotito si sta muovendo per anticipare i tempi e rimettere apposto una situazione che rischia di far crollare quanto costruito finora.
Secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, alla Lazio servirebbero circa 20 milioni di euro per sistemare il costo del lavoro allargato, soldi che potrebbero arrivare dalla cessione degli esuberi e l’aggiunta di uno sponsor.
Se su quest’ultimo punto sembra vicino l’accordo con un brand che opera nel campo del Network, per quanto riguarda i profili fuori dal progetto servirà per prima cosa spalmare gli ingaggi più pesanti presenti in rosa (Hysaj e Basic su tutti) con il ds Fabiani impegnato nella difficile operazione di cercare club pronti a farsi carico di pedine sempre più lontane dalla permanenza nella capitale.



