Lazio-Feyenoord, Provedel: “La Champions è un sogno che si realizza”
È intervenuto in conferenza stampa, insieme al mister Maurizio Sarri, il portiere biancoceleste Ivan Provedel per presentare la sfida di domani Lazio-Feyenoord.
Ecco le sue parole:
“La Champions è un sogno che si realizza. La voglio rifare anche il prossimo anno, ma bisogna arrivare nelle prime quattro. Ora intanto mi godo ogni singolo momento e vogliamo andare avanti il più possibile. Il campionato deve darci i punti per tornare in Champions, che a sua volta ci dà la benzina per affrontare la Serie A.
Io vivo tutti i giorni con i ragazzi, purtroppo quando si subisce chi prende gol sono io e quando non si fa gol si pensa ai nostri attaccanti. Non ci stiamo riuscendo, non è andata sempre per il verso giusto. L’unica cosa che non si deve fare è pensare a tutto questo. Serve più cattiveria e determinazione. Quando gli attaccanti si sbloccano, poi vanno da soli.
Studiamo gli avversari. All’andata non siamo entrati in campo con lo spirito giusto, cosa che sarà più importante domani. In campo ci saranno tanti duelli e tanti episodi che faranno la differenza. Serve la testa e lo spirito giusto.
Lo abbiamo rivisto. Ci sono state due-tre situazioni al limite dove non siamo stati impeccabili. Stiamo lavorando bene in entrambe le fasi, stiamo subendo poco e paghiamo quel poco che subiamo.
Ci sono state tre situazioni borderline dove non siamo stati impeccabili e abbiamo subito. Tutti stanno lavorando bene in entrambe le fasi, stiamo subendo poco. Quindi non c’è qualcosa in particolare da correggere. Le cose cambiano, gli avversari ci affrontano in modo diverso. Si tratta di piccole cose che a volte riesci a incastrare e altre meno. A Bologna abbiamo subito solo un tiro in porta, il calcio non è una scienza.
Nonostante sia arrivata da un po’ di risultati positivi in campionato, purtroppo ha fatto una brutta prestazione a Rotterdam e questo ci ha fatto arrabbiare molto. Col Bologna siamo partiti forte, purtroppo non è andata come volevamo. Quello che vedo io è una squadra arrabbiata perché non sta raccogliendo quello che ha seminato fino a questo momento. Bisogna affrontare questa partita di petto. Mettere via questa di Champions e poi pensare al derby, che sapete meglio di me quanto sia importante.
No, non devo togliermi nessun sassolino. Se voglio, lo farò solo con prestazioni e atteggiamento. Voglio essere un esempio per i miei compagni attraverso il lavoro e ripagare la fiducia che mi dà il mister fin dal primo giorno. Se sono arrivato qui a questa età evidentemente il mio percorso era così”.