Felipe Anderson l’arma in più della Lazio
Da quando è tornato a vestire la maglia biancoceleste Felipe Anderson ha inciso positivamente sul rendimento della squadra che grazie alla sua presenza in campo ha cominciato a girare proprio come Sarri voleva. La sua abnegazione al servizio dei compagni è encomiabile risultando il giocatore più impiegato dal tecnico toscano nelle due stagioni sin qui disputate.
I numeri del brasiliano sono impressionanti. Nella passata stagione ha collezionato 48 presenze di cui 42 da titolare e 6 subentrando dalla panchina, in questa invece ha all’attivo 45 presenze, 42 da titolare e 3 ingressi dalla panchina, praticamente è stato presente in ogni singolo match disputato dalla Lazio in questi due anni.
Quest’anno in particolare ha anche superato il suo record personale di gol segnati in biancoceleste, ben 12 di cui 9 in campionato e 3 nelle coppe. La sua duttilità tattica insieme alle sue doti tecniche lo hanno portato ad essere l’anima di questa Lazio ricoprendo anche il ruolo di attaccante centrale a causa della travagliata stagione dello sfortunato Ciro Immobile.
In avanti è sempre pericoloso, tra gol e assist entra sempre nelle azioni importanti della squadra. Il suo aiuto nella fase difensiva fa diventare imprescindibile la sua presenza in campo perché riesce a sradicare palloni agli avversari trasformando un possibile pericolo in una ripartenza spesso letale. C’è un ulteriore dato del Pipe che fa capire la sua estrema correttezza e sportività, solo due ammonizioni in 33 partite giocate, un esempio per tutti.