Lazio, Fabiani a ruota libera su mercato, giovani e Luca Pellegrini
Lazio, Fabiani – Il Ds biancoceleste Angelo Fabiani è stato intervistato a Formello dopo la presentazione dei tre nuovi acquisti del calciomercato invernale, Ibrahimovic, Belahyane e Provstgaard. Ecco le sue parole:
Provstgaard
“Il 25 agosto io mandai a vedere dal vivo Oliver. Era un giocatore da noi già attenzionato, l’avevamo scovato tra i tanti profili trovati durante lo scouting. Poi i giocatori vanno visti dal vivo, quello che proietta il televisore non dà mai completezza. Mandai un osservatore e ci confermò le nostre impressioni. Non è stato mai lontano dalla Lazio, quando poi stringi mano all’agente, al giocatore e alla società la cosa è quasi fatta. Ero convinto che appena avremmo finito certe operazioni il ragazzo sarebbe venuto alla Lazio.”
Mercato estero
“Non so quando chiude il mercato, ma è un’operazione estremamente complessa perché dovrebbe essere trasferito alla Juventus, che dovrebbe poi cedere definitivamente al Besiktas o a un’altra squadra. La vedo una soluzione abbastanza difficile e complicata. Atteso che ufficialmente non abbiamo avuto nessuna richiesta se non sentito qua e là qualche interessamento. Ma di ufficiale non abbiamo sentito nulla”.
Nuovo ciclo
“I ragazzi stanno facendo un percorso molto importante. Per cui quello che sarà il futuro non so dirlo, ma posso ribadire che sempre in linea con quanto ho detto la Lazio ha iniziato un nuovo ciclo, che non può essere circoscritto a cinque o sei mesi ma che dovrà essere valutato nell’arco del tempo. Penso almeno tre anni. Non abbiamo fatto una rivoluzione ma quasi, oggi siamo soddisfatti per alcune scelte non semplici. Queste scelte ci stanno dando soddisfazioni, mi auguro che questo avvio di campionato possa confermare tutto quello che abbiamo fatto fino adesso. Juve, Milan e le altre si sono rinforzate? Beh, io devo guardare in casa Lazio. Non guardo in casa delle altre. Se hanno fatto mercato in modo massiccio forse è perché qualcosa non ha funzionato prima”.
Luca Pellegrini
“Mi sarebbe piaciuta la stessa domanda dopo la chiusura della lista in estate, quando non c’era Hysaj. Rispondo tranquillamente, dico sempre la verità. La valutazione di mettere in lista la fa il tecnico in base alle esigenze e a ciò che ha in mente. E viene ovviamente avallata dalla società. Se è emerso che Pellegrini non fa parte della lista in campionato, è una scelta credo ponderata a 360° dal tecnico, avallata dalla società. Si è presa questa strada, poi ci possono essere i se e i ma, ma con questi non si va da nessuna parte. Ci sono dati oggettivi da affrontare, percorsi. Si va avanti poi con le idee, che possono essere giuste o sbagliate. Basic? Era in procinto di andare alla Cremonese e non ha voluto andare, non si è fatto nulla anche col Sassuolo. Poi l’allenatore nel suo stanzino fa delle valutazioni, anche pensando alla chance di poter cambiare ogni tanto sistema. E io devo assecondare le esigenze dell’allenatore.”
Molti giocatori richiesti
“La società va dietro alle indicazioni del tecnico come il tecnico a volte va dietro a quelle della società. Se la società avesse preso un Nesta l’allenatore sarebbe stato il più contento al mondo, ma la filosofia della Lazio è scovare profili interessanti, come già fatto con altri. Non a caso abbiamo avuto diverse richieste, ma il tecnico ha messo il veto e noi abbiamo avallato in linea con la nostra idea, che a gennaio vuole rinforzare e puntellare. A luglio si apre una nuova fase di mercato, se va via Castellanos dovrò prendere un calciatore più forte o di pari livello. Noi potevamo incassare circa 100 milioni di euro. Abbiamo detto no perché questo scaturisce da considerazioni tra presidente, direttore e allenatore. Tenendo anche conto della necessità di rispettare la piazza. I veri acquisti sono stati il respingere la tentazione di vendere i giocatori”.
Rinnovo contratti
“Non è mai stato un problema. Molti giocatori che poi andavamo a scadenza hanno rinnovato, non credo qui ci siano queste impellenza. Ora, chiuso il mercato, perché no. Se ci sono esigenze ne parliamo serenamente. Abbiamo Pedro che a Braga ha corso come uno di 28 anni, era in scadenza lo scorso anno e gli è stato rinnovato il contratto. Marusic e Mandas anche, si potrà parlare di rinnovo e adeguamento, premesso che a Marusic il contratto si rinnova automaticamente di un anno”.