Lazio: il simbolo della rivoluzione

Lazio – Riavvolgendo il nastro al 19 luglio, l’addio di Ciro Immobile ha segnato la fine di un era condita da un mix di emozioni e gol che il tifoso biancoceleste farà fatica a dimenticare in fretta.

Oggi però, la rivoluzione compiuta dalla società all’interno di staff e organico ha portato volti nuovi che contro ogni pronostico stanno facendo nascere un nuovo amore, un legame empatico che aiuta a cancellare ogni possibile pensiero negativo.

Come simbolo di questa nuova Lazio sta prendendo forma la figura di Boulaye Dia, arrivato senza molto clamore negli ultimi giorni di mercato ma subito al centro delle idee e dei numeri della squadra biancoceleste che non può più fare a meno di lui.

Lazio: numeri e paragoni scomodi

Foto da X: @sslazio

L’attaccante senegalese, dopo una stagione vissuta ai margini della Salernitana, ha letteralmente rubato la scena con la nuova maglia, partendo dal gol al Milan per poi ‘punire’ in serie Verona, due volte la Dinamo Kiev e per ultimo il Torino.

Numeri importanti che stanno illuminando il cammino di Dia e mettono la Lazio nelle condizioni di poter lottare con le prime della classe, sviluppando paragoni scomodi con leggende appena passate.

L’accostamento ad Immobile sembra però non toccare le corde emotive del calciatore che ai microfoni della stampa, post Torino, ha ammesso: “Non faccio paragoni con gli altri che sono passati prima di me, io faccio il mio lavoro e provo a segnare e ad aiutare la squadra. Io devo solo lavorare, le altre cose non mi preoccupano“.

Come canta il coro dei tifosi: “Boulaye Dia è qua” il nuovo bomber della Lazio che se lo incontri sicuramente non lascia bei ricordi.