Sul Flaminio le parole di Abbate: “Secondo me il progetto viene bocciato alla Sovrintendenza“
Ai microfoni di Radio Laziale, sul progetto Flaminio, fa sentire il suo parere Alberto Abbate de “Il Messaggero” e instillano qualche apprensione in tutto l’ambiente. D’altronde, vuoi per la complessità del progetto e vuoi per tutto quello che si porta dietro in termini di credibilità della proprietà, i tempi si stanno dilatando, anche comprensibilmente.
Le parole di Abbate
“Continuo a essere scettico sul Flaminio. Interpreto i ritardi di Lotito perché sa benissimo che dev’essere tutto al dettaglio e, anche se dovesse essere, secondo me il progetto viene bocciato alla sovrintendenza. Ve lo dico chiaro e tondo. Questo è il motivo per cui continua a lavorare sotto traccia, a lavorare per presentare un progetto che possa passare già alla conferenza dei servizi. Questo è il motivo dei ritardi. La legge sul commissario negli stadi? È già passata, manca solo il nome del commissario, ma non cambia nulla. Non avrà potere superiore alla sovrintendenza, ne avrà di più rispetto ai Comuni”.
L’importanza del progetto
Stadio Flaminio
Il progetto per la ristrutturazione dello stadio Flaminio è una questione molto importante per il futuro della SS Lazio. Dall’approvazione dello stesso, partono non solo maggiori certezze economico – finanziarie per il club, ma anche la credibilità della proprietà della società, sia di carattere morale che, e soprattutto dal punto di vista della capacità o meno di poter gestire una impresa di questo genere. Molto dipenderà dalla credibilità e fattività del progetto, dagli sponsor che parteciperanno alla operazione, ma anche dalla possibilità di reperire fondi che garantiscano la partecipazione per la quota a carico del club.
La piazza e non solo, visti gli Europei del 2032 previsti in Italia e Turchia, attendono novità positive entro le prossime settimane. Sarebbe fantastico per tutti i tifosi della Lazio ma anche per tanti romani, che lo Stadio Flaminio, in grande spolvero, partecipasse agli Europei del 2032 come fiore all’occhiello della Kermesse. Fiore all’occhiello anche per il centro della città di Roma, ai margini di Piazza della Libertà, del Piazzale degli Eroi e dello stadio della Rondinella, che hanno visto nascere il club più antico della città “Caput Mundi“.
Fonte lalaziosiamonoi.it