Il calciatore che vorrei é un “impasto” di fede, cultura sportiva e buon senso
Nel calcio di oggi ( come quello di ieri ) sarebbe servito suo nonno Tommaso, la sua cultura sportiva, ed il buon senso col quale faceva andare d’accordo la Lazio del ’74. Alessio non dimentica il suo illustre predecessore ed il mondo della Lazio.

E qualche consiglio gliel’ha dato anche l’altro suo nonno, Beppe Materazzi, allenatore di Lazio, Messina, Pisa, Bari e altre .
Dopo buon apprendistato in mezzo alla difesa con la Primavera del Frosinone, l’anno scorso il ragazzo è passato alla Turris per assaggiare i campi belli, sporchi e cattivi della serie C: due gol decisivi e salvezza.
Dateci un calciatore che sia un “impasto” di fede, cultura sportiva e buon senso
Quest’anno lo trovate al centro della difesa della Ternana ed in classifica sono messi decisamente bene.
Si chiama Alessio Maestrelli. E’ bravo, reattivo già pronto per i grandi palcoscenici e con un fisico da vero atleta.
Chi scrive lo vorrebbe in rosa biancoceleste già a Gennaio. Lo merita, non soltanto per il cognome, ma perché prima di calciatori si é Uomini. Chi nasce col sangue Laziale é Uomo, con la U maiuscola, prima che atleta.
Abbiate fiducia in Alessio, abbiate fiducia negli Uomini che credono. Attendiamo chi merita.
(Fonte: Ultimo Uomo – Il Laziale ottuagenario)


