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Lotito al Corriere della Sera: ” La Lazio è società virtuosa ma penalizzata e vi spiego il perchè”

by Lazio Live TV
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Lotito alza la voce torna a parlare dello stop al mercato della Lazio: “Bloccati da un regolamento illogico”

LAZIO – LOTITO -Una società solida, con i conti in ordine e un patrimonio importante alle spalle. È questo il ritratto che Claudio Lotito offre della sua Lazio, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, dove non nasconde la sua frustrazione per lo stop al mercato imposto dalla Covisoc durante l’estate. “Un’assurdità regolamentare ha bloccato la Lazio”, attacca il presidente biancoceleste. Una misura che, a suo dire, ha impedito alla società di completare operazioni in uscita già pianificate, generando un danno economico stimato tra i 20 e i 30 milioni di euro in plusvalenze mancate “Avevamo offerte importanti per alcuni giocatori – spiegano da Formello – ma senza la possibilità di reinvestire, abbiamo preferito non cedere nessuno. Non potevamo permetterci di restare scoperti in rosa.”

Lotito

Foto profilo X S.S. Lazio

La Lazio, che ha fatto del player trading uno dei pilastri della propria strategia economica – come dimostra l’operazione Tchaouna – si è trovata improvvisamente con le mani legate. “Non si possono cambiare le regole a stagione in corso. Prima un metodo, poi un altro. Ora siamo in linea con gli standard UEFA, ma quella fase transitoria ci ha danneggiato.” Lotito rivendica la gestione virtuosa del club: nessun mutuo, nessun bond, nessun leasing attivo. Eppure, proprio gli investimenti fatti – come quelli su Formello o sul progetto del nuovo stadio – sono stati paradossalmente penalizzati. “Abbiamo 350 milioni di patrimonio immobiliare, più altri 350 milioni legati al valore della rosa. E questo senza uno stadio di proprietà. Dal 2027, inoltre, recupereremo circa 25 milioni in cassa, grazie alla conclusione dei piani di rientro post-Covid e ai vecchi debiti spalmati negli anni. Se tutto va bene, risparmieremo anche sull’affitto dell’Olimpico.” Un club solido, insomma, ma che chiede regole più eque e coerenti, soprattutto a livello nazionale. Il messaggio del presidente è chiaro: “Serve un vero indice di solidità che consideri anche il patrimonio. Solo così si può valutare correttamente la salute economica di una società.”

fonte: Corriere della Sera

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