Lazio: il comandante deluso dall’approccio dei suoi
Lazio – Sebbene le premesse non auspicavano sorprese, l’inizio della stagione biancoceleste è anche peggiore rispetto a quanto si potesse immaginare.
La trasferta di Como ha scoperchiato tutti i limiti di un organico spremuto da mister Baroni e rimasto senza altri colpi in canna per il Sarri-bis, impotente e deluso dopo la brutta sconfitta subìta al Sinigallia.
L’amore per l’ambiente ha spinto il comandante a rimanere a capo di una nave che lentamente sbanda, perdendo rotta e naviganti. Nonostante i segnali recepiti in passato, il tecnico toscano ha scelto di proprio pugno il ritorno alla Lazio con il quale il legame resta forte, ma in bilico su un filo sottilissimo.
Il blocco sul mercato ha destabilizzato, ma l’approccio dei biancocelesti contro la squadra di Fabregas ha acceso un campanello d’allarme pericoloso, in grado di far esplodere un pentolone che bolle da tempo.
Lazio: contro il Verona per evitare la crisi
Il ridimensionamento della Lazio è tangibile e va accettato, così come, senza introiti economici ed investimenti, bisogna accettare l’impossibilità nel rimanere appesi al plotone di corazzate al quale sembra essersi aggiunto anche il Como del plurimiliardario Suwarso.
Quello che non è accettabile è l’empasse di una società che sembra sempre più chiusa nel proprio bunker, tenendo fuori tutto ciò che servirebbe per stare al passo delle big.
Le parole di Sarri al termine della gara lanciano un segnale preoccupante che va recepito. Contro il Verona, alla prima all’Olimpico, è già bivio per la Lazio, in ritardo rispetto alle prime della classe e pericolosamente in bilico tra la mediocrità ed un baratro che potrebbe non avere fine.