Eppure la Lazio, per storia recente e per qualità di alcuni singoli, ha tutte le carte in regola (detto alla Piero Ciampi) per puntare al quinto posto, il massimo obiettivo realistico secondo molti osservatori. Non è poco, se si considera la concorrenza spietata di club come Napoli, Inter, Juventus e Milan, oltre a Roma e Atalanta. In altre parole: il destino biancoceleste è quello di navigare in una fascia ambiziosa, ma mai del tutto in grado di insidiare i veri colossi del campionato.

C’è però una certezza che le quote non raccontano: all’Olimpico non si verrà mai in gita turistica. La Lazio non è squadra che concede regali o che si lascerà trattare come una semplice comprimaria.

Maurizio Sarri: profilo X @officialsslazio

La solidità difensiva che Sarri ha saputo costruire, unita alla capacità di esaltarsi nei grandi match, la rende una mina vagante del torneo. Non a caso, proprio negli scontri diretti, i biancocelesti spesso hanno saputo ribaltare i pronostici sfavorevoli.

Il settimo posto “da lavagna” è quindi una previsione più prudente che veritiera. I capitolini restano una squadra che, se trova continuità, può alzare l’asticella e mettere in difficoltà chiunque.  Certamente Sarri non avrà i favori dei bookmaker, ma potrà sfruttare questo scetticismo come carburante. Perché un conto è non essere visti come favoriti, un altro è essere dimenticati.