Lazio, sconfitta in Turchia e attacco sterile: Sarri costretto ad inventare
Lazio – In questo periodo, le amichevoli servono soprattutto per correggere gli errori e trovare la giusta alchimia tattica. Ma, se è vero che le sconfitte estive vanno sempre pesate per quello che sono, è altrettanto vero che certi segnali non vanno sottovalutati. La Lazio esce battuta per 1-0 dalla trasferta in Turchia contro il Fenerbahçe di José Mourinho, al termine di una gara che ha messo in luce aspetti positivi ma anche limiti evidenti.

Oliver Provstgaard: profilo X @officialsslazio
In difesa, si cominciano a vedere i frutti del lavoro di Sarri. Provstgaard è apparso già in buona forma, sicuro e preciso nel condurre l’azione, mentre Gila si è mosso con sicurezza, dando l’impressione di essere pronto a prendersi maggiori responsabilità nel reparto arretrato.
Tuttavia, l’attacco resta un grosso problema. La Lazio fatica a costruire e ancora di più a concludere. Sono poche le occasioni create e ancora meno quelle concretizzate. Castellanos, pur generoso e mobile, non sembra poter garantire quei 20 gol stagionali necessari per competere ad alti livelli. La sensazione è che manchi un attaccante di peso, un centravanti vero capace di finalizzare il lavoro della squadra.
E qui torna il problema più grande: il blocco sul mercato in entrata. L’indice di liquidità continua a frenare la società, impedendo nuovi innesti. Senza cessioni importanti o operazioni finanziarie strutturate, Sarri dovrà lavorare con ciò che ha, cercando soluzioni alternative e valorizzando al massimo il materiale umano a disposizione.
Il tempo per crescere ancora c’è, ma la sensazione è che serva qualcosa di più di un semplice rodaggio per poter affrontare una stagione lunga e insidiosa. E senza un bomber vero, il rischio di pagare pegno sarà concreto.