Lazio: il Comandante sarà l’ultimo uomo a scendere dalla barca
Come una precisa regola della navigazione, il Comandante Sarri sarà l’ultimo a scendere dalla barca della Lazio. Il mare in tempesta dell’Indice di Liquidità, le bugie dell’armatore del natante, la ciurma inesperta non impediranno al Capitano dell’imbarcazione di approdare in un approdo sicuro. Al diavolo se il timoniere Dele Bashiru non gode della massima fiducia degli altri marinai, bisogna salvare la Stagione e domare i venti che spirano contro. Gli si darà una mano, gli si infonderà un pò di fiducia e con il giusto allenamento si proverà a farlo a diventare un 10. Coi controfiocchi!
Uno sguardo al passato. Sarà un impresa da far vibrare i cuori ed i nervi della tifoseria biancoceleste, abituata a fatti peggiori. Questo campionato, con il dovuto rispetto, assomiglia a quello 1986 / 87 dei – 9. “Qui si fa la Patria Biancoceleste o si muore” o “Chi non se la sente se ne vada“, sono frasi che sentiremo spesso da Luglio in poi.
Lazio: mai scendere dalla barca
Il Comandante dovrà prendere esempio da Mister Fascetti. Maurizio ed Eugenio: così differenti e così eguali. Tutti e due Toscani, dalla battuta pronta, capaci di entrare nel vivo del sentimento della Lazialità. Due grandi allenatori di epoche diverse, che sono stati e saranno ricordati come due valori aggiunti, due Uomini Contro, due Uomini Veri.
Non sarà facile. Questo ritiro a Formello dovrà servire a dare stimoli, formazione, consapevolezza nei propri mezzi tecnici a tutti i calciatori del Gruppo Sarri. Dovrà cementificare forza ed amicizia, ragione e spavalderia. La Gente Laziale si aspetta un sussulto di orgoglio, una stagione dura ma tutta da giocare. “Barca a fondo o mercanzia a Livorno“. Mozzi, nostromi, marinai e giovinotti dovranno dare e fare il massimo per la navicella Lazio. Non si abbandona la barca in difficoltà e nessuno dovrà abbandonare la Lazio.
La Gente Laziale, come sempre, sarà al fianco del Comandante e dei suoi Marinai nella tempesta.
“Noi pochi, noi felici pochi, noi manipoli di fratelli”.