10 cose che non si conoscono del Bodo Glimt. E che è meglio sapere…
10 cose che non si conoscono del Bodo Glimt – Ed eccoci qui, dopo la dura battaglia di ieri sera a lieto fine, a ritrovarci ad andare a curiosare in giro. Un po’ più rilassati e sereni, ci ritroviamo maggiormente stimolati ad andare a conoscere il “mondo” dei nostri prossimi avversari dei quarti.
Forse, non c’è squadra più misteriosa del Bodo Glimt in Europa. Forse perchè così lontani e talmente “nordici” da “battere la stecca” alle due metropoli “meridionali” di Oslo, capitale della Norvegia, e della più famosa Stoccolma, capitale della vicina Svezia.
Per inciso, battere la stecca è gergo di origine militare di un tempo, utilizzato dai “nonni” per far soffrire le spine appena entrate in servizio.
Lazio-Real Sociedad / X SSLazio Official
10 COSE DA SAPERE DEL BODO GLIMT
Andiamo quindi a studiarci brevemente delle curiosità che riguardano i nostri prossimi avversari, cui guardiamo anche con simpatia, visto il famosissimo risultato di Bodo Glimt – Roma 6 a 1 del 2021.
Torniamo ai giorni nostri e vi regaliamo queste pilloline con un pizzico di goliardia, che speriamo siano di gradimento dei nostri lettori:
1 – La città di Bodo è il capoluogo della contea di Nordland, con circa 53.000 abitanti, nella zona del nord della Norvegia. La distanza da Roma in auto si aggira intorno agli oltre 4.000 chilometri, che col ritorno fanno oltre 8.100 km, per un totale di 4 giorni di viaggio andata e ritorno. Spesa complessiva del solo viaggio, poco meno di 2.000 Euro. Ci sentiamo vivamente di consigliarvi la poltrona di casa…
2 – Lo stadio è l’Aspmyra, con una capienza di 8.800 posti a sedere. Il prato è in sintetico ed è stato progettato per le basse temperature da una ditta di Forlì. Il record di presenze è avvenuto nel 1975, contro il Viking Stavenger, 12.189 persone. Ma non sappiamo dove hanno sistemato i 3.300 supporter in più rispetto alla capienza…
3 – Il derby più sentito è quello col Tromso, la cui città dista da Bodo 532 km in auto e 322 km in linea d’aria. Si raggiunge con quasi 9 ore di viaggio in auto. Il derby è soprannominato “slaget om Nord Norge”, letteralmente “battaglia del nord Norvegia”. Abbiamo provato a capire come si chiamano i tifosi del Tromso, ma non vorremmo avventurarci in difficoltà piuttosto pericolose…
4 – “Glimt” in norvegese significa fulmine e incarna letteralmente la loro filosofia di gioco, che li vede agonisticamente sempre sul pezzo
5 – In comune con la storia della Lazio, hanno il periodo peggiore della loro esistenza sportiva, gli anni 80, in cui furono protagonisti di diverse retrocessioni anche nelle serie minori. Il tutto fini ad inizio anni ’90 con il ritorno in prima serie. Proprio mentre in quel periodo la Lazio di Cragnotti cominciava il suo indimenticabile percorso con la nuova dirigenza.
6 – I loro colori sono il giallo nero ed il loro campionato nazionale inizia a fine marzo, dopo il riposo invernale.
7 – Il suo allenatore è Kjetil Knutsen, in carica dal 2018. Il suo 4-3-3 è divenuto molto famoso, con un grande pressing e ripartenze micidiali. Il suo attacco degli spazi è da considerare letale. Ne sanno qualcosa diversi avversari, anche nelle coppe internazionali. Squadra assolutamente da non sottovalutare.
8 – Tra i tifosi, il gruppo maggiore sono i “Glimt supporters“, famosi per i loro spazzolini da denti gialli.
9 – Altro gruppo sono i “1916”, chiamati così in onore dell’anno di nascita del club.
10 – Ultimo gruppo sono i “den gule Horde”, letteralmente “l’orda gialla”. Il nome, a noi italiani, non promette nulla di buono, per cui, massima attenzione…