S.S. Lazio, ciclismo: un bacio al cielo all’Airone

by Valentino Valentino
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Un bacio al cielo all’Airone: Angelo Fausto Coppi.

Un bacio al cielo al Campionissimo: Angelo Fausto Coppi, meglio noto col solo nome di Fausto  è stato uno dei più grandi ciclisti su strada e pistard italiano.

Professionista dal 1939 al 1960, soprannominato il Campionissimo o l’Airone, fu il corridore più famoso e vincente dell’epoca d’oro del ciclismo. Viene considerato uno dei più grandi e popolari atleti di tutti i tempi. Formidabile passista, eccezionale scalatore e dotato di un buono spunto veloce, era un corridore completo e adatto ad ogni tipo di competizione su strada.

S’impose sia nelle più importanti corse a tappe, sia nelle maggiori classiche di un giorno. Vinse cinque volte il Giro d’Italia (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), record condiviso con Binda e Merckx, e due volte il Tour de France (1949 e 1952). Divenne anche il primo ciclista a conquistare le due competizioni nello stesso anno. Fra i successi nelle gare in linea vanno ricordate le cinque affermazioni al Giro di Lombardia (1946, 1947, 1948, 1949 e 1954), record, le tre vittorie alla Milano-Sanremo (1946, 1948 e 1949) e i successi alla Parigi-Roubaix e alla Freccia Vallone nel 1950. Vinse il Campionato del Mondo nel 1953. Primeggiò anche nel ciclismo su pista, vincendo il titolo Mondiale d’inseguimento nel 1947 e nel 1949.

Fu primatista dell’ora (con 45,798 km) dal 1942 al 1956.

Nel 1945, in un paese distrutto dalla Guerra, Coppi vesti la maglia della S.S. Lazio per far ritorno alle corse!

Leggendaria fu la sua rivalità con Bartali, che divise l’Italia nell’immediato dopoguerra.

Coppi è anche noto per aver cambiato l’approccio alle competizioni ciclistiche, grazie al suo interesse per la la dieta e per gli sviluppi tecnici della bicicletta. Perfezionò i metodi di allenamento del ciclismo.

Le sue imprese e le tragiche circostanze della morte, accadute il 2 gennaio del 1960 della morte ne hanno fatto un’icona della storia sportiva italiana, per popolarità e fama.

(Fonte: it.wikipedia.org)

(Foto: lazioface.altervista.org)

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