Verona-Lazio, Baroni: “Sarri è uno dei migliori allenatori in Italia”
È intervenuto in conferenza stampa il tecnico del Marco Baroni, per presentare la gara di domani Verona-Lazio. Ecco le sue parole:
“La Lazio si può battere solo con una grande prestazione, è una squadra forte con valori importanti, abbiamo grandissimo rispetto e questo deve essere di grande stimolo per la squadra.
Siamo riusciti a ritrovare un po’ di efficacia offensiva, ma molto parte dall’atteggiamento, dalla capacità di non avere paura, la squadra non ha mai perso la convinzione di poter giocare la partita anche per vincere pur essendo andati in svantaggio.
Sarà difficile arginare una squadra come la Lazio, che ha uno dei reparti offensivi più forti del campionato. I ragazzi che sono andati in campo sono giovani, hanno fatto degli errori che servono a crescere.
Il pubblico del Bentegodi Deve essere una leva motivazionale ancora più grande, sappiamo come il nostro pubblico sa spingere e noi dobbiamo dargli questo input con una prestazione di grande vigore fisico e mentale”.
Sulla Formazione
“Devo fare delle valutazioni, sia Hien che Magnani stanno meglio ma l’allenamento è una cosa mentre la partita un’altra.
Dawidowicz invece dovrebbe rientrare la prossima settimana. Terracciano ha dimostrato di essere un giocatore che vuol giocare, vuol restare in campo e sta crescendo di partita in partita, domani occorreranno delle grandissime prestazioni individuali e di squadra.
Faraoni non è stato convocato per un problema muscolare, Tchatchoua invece dopo alcuni problemi fisici ad inizio anno è tornato ed ora sta incidendo. Henry è tornato e gli serve minutaggio, deve mettersi alle spalle un infortunio e nel percorso di un giocatore non è mai facile, negli ultimi periodi stava tornando sempre meglio, il gol a Udine dopo può averlo sbloccato, il suo percorso per ritrovare i 90 minuti è vicino. Saponara domani sarà tra i convocati”.
Su Sarri
“É uno dei migliori allenatori in Italia. Siamo gente che è partita dal fondo, mi piace perchè come me dice quello che pensa, d’altronde siamo due toscani”.