I problemi del caro biglietti e dei diritti Tv affrontati in un intervista all’amministratore delegato della Lega di serie A
In occasione della presentazione del progetto Calcio Social Responsability – Mission 2030, l’amministratore delegato della Serie A ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti, su diversi argomenti legati al nostro campionato di calcio.
Ecco il pensiero di Luigi De Siervo:
“È il campionato più bello d’Europa. Se analizzate i risultati sul campo, guardate la quantità di gol, siamo il più spettacolare. Io credo che la Serie A abbia deciso di investire sulla trasparenza: siamo stati i primi a puntare sul VAR, sul fuorigioco semi-automatico. Lo faremo adesso, trasmettendo gli audio del VAR: non esiste nessuno che pensa di controllare il campionato. È un campionato vivace, a tutti gli effetti il più bello: negli altri campionati vincono sempre gli stessi”
“Caro biglietti? Stiamo monitorando. Credo che tutto si leghi alla cattiva abitudine della pirateria: il calcio non ha fondi pubblici, al di là delle leggende metropolitane. Si deve mantenere: lo fa vendendo i biglietti allo stadio e vendendo i propri diritti. Se un milione di persone pensa di vedere una partita gratis, è un problema. Col Covid i presidenti hanno perso un miliardo di euro, le squadre però si stanno strutturando e continuano gli investimenti: anche i biglietti sono stati adeguati. Però è corretto cercare di trovare un tetto massimo sui biglietti: è aperta una discussione e speriamo che si arrivi il prima possibile a qualche novità”.
“Diritti Tv? Abbiamo queste offerte vincolate fino al 15 ottobre, non si riaprirà la fase delle trattative private ma la Lega calcio non accetterà quelle offerte, che sono state giudicate insufficienti. Teoricamente possiamo ripartire con un nuovo bando, come fatto in passato. Molto più probabilmente, l’esperienza intrapresa col canale radio-TV della Lega potrà andare avanti. Non siamo ostaggi. È consistente, si parla di decine di milioni di euro, ma non incolmabile per broadcaster importanti come sono Dazn, Sky e Mediaset. Continuo a confidare che i manager di queste importanti aziende possano trovare le risorse per investire nel campionato di Serie A”.
Fonte Lalaziosiamonoi.it