Riflessioni sui Mondiali di calcio.
Riflessioni sui Mondiali di calcio, visti da un’angolazione irriverente, non conforme e fuori dal coro.
Se esistessero dei teoremi per quello che riguarda la narrazione calcistica, probabilmente il primo sarebbe che più ci si impegna nel boicottaggio di un evento e più si ottiene il risultato inverso.
Così, Qatar 2022 è destinato a divenire uno degli eventi calcistici più discussi ed analizzati di sempre.
I motivi sono molteplici … addirittura, alcuni di essi hanno “poco a che fare con lo Sport”!
A parte l’ironia, bisogna riconoscere che, per quanto gli atleti si siano dati da fare, le motivazioni extra calcistiche hanno fatto la parte del leone. Nelle quattro settimane gli spunti di riflessione sono così tanti, che ancora oggi appare difficile sistematizzarli tutti.
Così, mentre in Italia molto più che in Argentina, viviamo dilaniati fra chi sia il più forte tra Maradona e Messi, il resto del mondo ha scoperto che calcio e politica non sono così distanti, come i vertici della FIFA.
Difatti, lo scandalo che ha colpito il Parlamento Europeo, ha avuto il merito di fugare ogni dubbio sulle facoltà psichiche dei sostenitori del Qatar ’22: della serie, “corrotti si, scemi no”.
Anche attraverso le parole di Gianni Infantino si è compreso, in chiusura d’evento, come si sia cercato di sminuire il numero delle morti sul lavoro. In pochi hanno provato ad immedesimarsi con i parenti delle vittime nei cantieri. Difficile, onestamente, far di peggio e ….. Infantino ci è riuscito!
E’ stata la competizione dei paradossi, nella quale il potente di turno che aveva la facoltà per rompere certi divieti ha preferito nascondersi dietro il classico dito. Tutto scorre, tutto passa: le torture nelle carceri iraniane, le stragi nella guerra Russo-Ucraina, il razzismo e i malati terminali abbandonati al proprio destino. Vince l’Argentina, viva Messi! L’immagine che “passa alla storia” è quella che si vede nell’articolo in foto; la risposta maleducata, tribale ed irriverente al potere che” balla sui corpi della povera gente”. Il pallone rotola e continuerà a rotolare: Gracias Martinez, hasta la victoria companeros.