Maurizio Sarri e la sua Lazio

Nel post partita di ieri sera, Maurizio Sarri è stato interpellato in merito a quello che è il suo obiettivo di lavoro alla Lazio, nel senso che gli è stato chiesto se questa Lazio può ambire a diventare come quel Napoli.

La Lazio è la Lazio

Il mister è stato molto chiaro nel momento in cui gli è stata posta questa domanda.

Il Napoli spesso lo ha usato come esempio di lavoro ma ci ha tenuto a precisare che ogni squadra ha una storia a sé, a cominciare da quella che è la “sua” Lazio.

Questa squadra ha caratteristiche nei singoli giocatori molto diverse da quello che fu il suo grande Napoli e comunque, giustamente, il tecnico Toscano è contrario all’idea di creare dei cloni perché mai questo sarà possibile, proprio perché la qualità tecnica e individuale di ogni singola rosa è strettamente legata ai giocatori che ne fanno parte.

Quel Napoli poteva contare su grandi giocatori, questa Lazio, allo stesso modo, può contare su giocatori di grandissima qualità alternati ad altri di quantità.

La qualità di quel Napoli era fine a se stessa ed è impossibile fare paragoni o porsi obiettivi che possano mirare a far diventare questa Lazio come quella squadra, semplicemente perché stiamo parlando di due realtà completamente diverse, come giusto che sia.

Sarri è convinto di avere giocatori di grande potenzialità in questa rosa ma sia ben chiaro non in tutta…

È inutile prenderci in giro, il mister sa che può contare su quei 6,7 elementi di grande qualità e sono questi elementi a dettare i tempi del rendimento della Lazio nel corso della stagione.

Gli altri, possono solo dare quel qualcosa in più in termini di “contributo” di rendimento, cosa che sposta di poco il livello qualitativo, globale della squadra.

Quindi la Lazio non si pone l’obiettivo di diventare un Napoli2 bensì quello di diventare, in questa fase di costruzione e di apprendimento di nozioni, la Lazio di Sarri.