Il tecnico del Porto Sergio Conceicao ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Lazio.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Sarà una partita che cercheremo di vincere come tutte le altre. Lazio e Porto sono due club importanti nella mia carriera perciò provo davvero dei bei sentimenti, ma questo ovviamente prima che inizi la partita, dopo penserò solo a vincere. Abbiamo preparato la gara nel migliore dei modi con l’obiettivo di dare una bella risposta e spero che tutti i miei giocatori domani siano ispirati, che mettano in pratica quello che abbiamo preparato in allenamento”
Il tecnico portoghese ha un idea precisa della squadra di Maurizio Sarri che affronterà questa sera nel ritorno dei playoff.
“Mi aspetto una Lazio con qualità, è una squadra che ha un allenatore esperto che capisce molto bene il gioco. Guardando la Lazio nelle piccole cose si vede il lavoro del tecnico. Ha dei giocatori importanti . È una squadra che fa molto possesso palla, ma sa quando accelerare e cercare la profondità. La Lazio sa utilizzare bene lo spazio dietro la linea difensiva dell’avversario. Segna molto ma è altrettanto vero che subisce molto..ma ho visto principi molto interessanti in questa squadra”
Il tecnico del Porto, Sergio Conceicao questa sera tornerà allo Stadio Olimpico, che per tanti anni è stata la sua casa. Conceicao arrivò a Roma nell’estate del 1998 e quando sbarcò in Italia, in pochi lo conoscevano. Le qualità del ragazzo però, non passarono inosservate agli occhi di Sven Goran Eriksson che gli consegnò subito una maglia da titolare. Tante e prestigiose le vittorie in maglia laziale: uno Scudetto una Coppa delle Coppe, una SuperCoppa Europea una Coppa Italia e infine una SuperCoppa Italiana. Sergio Conceicao giocò con la Lazio per sole due stagioni e mezzo, lasciando però un bellissimo ricordo ai tifosi laziali. Anche il portoghese non ha lesinato parole dolci nei confronti della Lazio dichiarando amore per i colori e la città.
“Sono tifoso la Lazio, amo da morire Roma. La Lazio mi è rimasta nel cuore, sapete come mi sono sentito, ricordo la Supercoppa nel 1998 dove abbiamo vinto a Torino contro la Juventus. Una squadra e una dirigenza di altissimo livello“
Poi uno sguardo anche all’ex di turno oggi , Felipe Anderson:
“Non ha avuto la possibilità di giocare molto ma ha capacità fisiche e tecniche incredibili. Il problema era motivazionale e di fiducia“.