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Lazio-Porto e il precedente del 2003

di Patrizio Trecca

Lazio-Porto e lo spettacolo dell’Olimpico

Lazio-Porto rievoca per forza di cose un evento meraviglioso al quale all’inizio degli anni 2000 abbiamo assistito.

Nello specifico ci troviamo nel 2003, nell’epoca convulsa del post Cragnotti in cui la Lazio cerca di sopravvivere all’ondata legata alla crisi Cirio e la presidenza è affidata ad una persona che è rimasta nel nostro cuore: l’avvocato Ugo Longo.

Era la Lazio allenata da Roberto Mancini una squadra più forte della crisi societaria e delle voci che si rincorrevano giorno dopo giorno.

Era una Lazio forte un gruppo granitico che riusciva ad isolarsi da tutto e vivere con grandissima intensità ed impegno solo ed esclusivamente la vita di Campo.

Quella Lazio, all’epoca, fece un grandissimo percorso in Coppa Uefa che la portò fino alla semifinale proprio contro il Porto.

Anche all’epoca la gara di andata si disputa in Portogallo e finisce malissimo con una pesantissima sconfitta per 4 a 1.

Da quel momento il presidente Ugo Longo si impegnò ad un vero e proprio raduno del pubblico biancoceleste per guidare la Lazio verso l’impresa di rimontare quei risultato ed accedere, quindi, alla finale di Coppa.

Per il presidente la priorità assoluta era avere una massiccia presenza di tifosi allo stadio, indipendentemente dall’incasso e proprio per questo prese la clamorosa decisione di mettere in vendita i biglietti per quella partita al prezzo simbolico di 1 euro.

Ebbene, nella gara di ritorno, si presentarono allo stadio Olimpico la bellezza di 69000 tifosi biancocelesti pronti a trascinare verso l’impresa i propri beniamini.

Quel 24 aprile del 2003 la Lazio scese in campo con questi giocatori: Marchegiani, Oddo, Fernando Couto, Mihajlovic, Cesar, Giannichedda (50′ Fiore), Liverani (69′ D.Baggio), Stankovic, C.Lopez, Chiesa (59′ Lazetic), S.Inzaghi. A disposizione: Concetti, Negro, Colonnese, Simeone. Allenatore: Mancini.

Piccola nota a margine, ad allenare quel Porto era un giovanissimo allenatore di buone prospettive che rispondeva al nome di José Mourinho.

Purtroppo la bolgia dell’Olimpico non bastò ai biancocelesti per fare la grande impresa e la partita terminò 0-0 dopo un continuo assedio della Lazio.

A dire il vero si presentò l’occasione per dare un cambiamento forte alla partita all’undicesimo minuto del primo tempo, quando l’arbitro concesse un calcio di rigore netto a favore della Lazio.

Sul dischetto si presentò Claudio Lopez che purtroppo fallì il tiro dagli undici metri, complicando ancor di più (soprattutto sotto l’aspetto psicologico) l’andatura della partita.

Il Porto, quindi si qualificò per la finalissima di Coppa Uefa ma i giocatori biancoazzurri uscirono dal campo applauditi a gran voce dal numeroso pubblico accorso, consapevole del fatto che la squadra in campo aveva dato veramente tutto.

Alla fine di quella manifestazione fu proprio il porto ad alzare la Coppa Uefa nella finale contro il Celtic, decisa ai tempi supplementari.

 

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