Gridare amore può scardinare ogni cosa!
Oggi, giornata di San Valentino, è la giornata migliore per fermarci un attimo e scoprire quanto può essere forte gridare amore, nel nostro caso, gridare a gran voce l’amore smisurato per la nostra Lazio.
Quello che vedete in questa foto è lo stadio Olimpico di Roma, un un semplice stadio di calcio per molti… ma non per chi fa dello stadio la sua seconda casa, spinto dall’amore per la propria squadra del cuore.
Uno stadio è molto di più per chi vive di calcio…
Uno stadio è, delle volte, proprio come nella foto sopra, una sorta di “scatola” che può custodire tante cose speciali…
Cose speciali…
Cose speciali delle quali siamo molto gelosi.
Gradini…
Ricordi di quei gradini occupati insieme al nostro papà quando eravamo bambini…
Ricordi di quei gradini occupati insieme ai nostri figli…
Ricordi di quei gradini occupati insieme ai nostri nipoti…
Generazioni
Ricordi di quei gradini occupati da tante generazioni, tutte unite da un profondo amore a tinte di color
biancoceleste…
La poesia e la potenza di sabato scorso…
E così è stato nel meraviglioso sabato appena trascorso dove anche il sole sembrava ammirare la bellezza della gente laziale riversata… in questa scatola bianca…
E la “scatola” dell’Olimpico, ad un certo punto, si è trasformata in vera poesia, ammaliando tutti i presenti e non solo…
A mezz’ora dal termine del match…
Improvvisamente si è alzato un coro…
poi un altro coro….
poi un altro ancora…
un boato…
poi un altro…
Fino a “legarsi” tutti tra loro ed incantare chi era lì e non solo…
Emozioni forti anche in tv…
Riccardo Mancini era allo stadio e stava raccontando per DAZN il match dell’Olimpico.
La Lazio in quel momento era in vantaggio 2-0 e gestiva in scioltezza la partita con il Bologna.
Al minuto 63, però, accadeva qualcosa di raro e straordinario allo stesso tempo.
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Riccardo Mancini improvvisamente si zittisce e lascia spazio ai cori dello stadio.
Lazio, Lazio, Lazio!!!
Allo stadio Olimpico accade lo spettacolo all’insegna dell’amore gridato a gran voce, con tutta la forza possibile.
La Curva Nord e la Tribuna Tevere si scambiano per diversi minuti il grido “Lazio Lazio!”.
lo stadio trema e i cori entrano prepotenti anche nelle casse delle tv di tutti i tifosi laziali che stanno guardando la partita da casa.
DAZN è muta e “Lazio Lazio” invade prepotentemente le orecchie di tutti.
Ma, come in una poesia, non finisce qui…
I giocatori, in campo, spinti dal coro potente degli spalti regalano spettacolo, costruendo un’azione di gioco meravigliosa, puramente firmata Sarri.
Ma non finisce qui perché proprio questa bellissima azione sfocia nel terzo gol della Lazio, firmato-Zaccagni e mentre la rete del Bologna si gonfia per la terza volta, quel “Lazio, Lazio!” diventa un grido di gioia sfrenata.
Quando un amore gridato col cuore
è capace di stravolgere ogni tipo di equilibrio…