Le elezioni del presidente di Lega Serie A rischiano l’impasse?
Oggi si tiene la quarta assemble di Lega Serie A che vede coinvolti tutti e venti i club della massima serie per le elezioni del presidente, dopo le dimissioni di Dal Pino avvenute più di un mese fa.
Mentre Lotito e De Laurentiis spingono fortemente per Lorenzo Casini, la maggioranza dei presidenti sembrerebbe propendere per Andrea Abodi. L’assemblea tuttavia è lastricata di “se”, “ma” e “però” che rischiano di far slittare per l’ennesima volta una agognata fumata bianca. Questo rischio c’è e non sarebbe nemmeno da escludere un eventuale commissariamento se le cose dovessero continuare in questa direzione.
Casini è docente di diritto ed è a capo del gabinetto del Mibact. Si può dire che sia sostenuto da circa otto club, inclusi Napoli e Lazio, ma ovviamente questa sarebbe una quantità insufficiente per essere eletti. Dall’altra parte c’è invece Andrea Abodi, uomo che ha già ricoperto per tre volte l’incarico di presidente di Lega Serie B (2010,2013,2017) e che proprio per questo potrebbe essere messo in discussione da Lotito. La legge prevede un massimo di 3 mandati e anche se Abodi ha completato uno solo dei tre precedenti, la cordata a favore di Casini tenterà certamente di frenare la sua “rielezione”
Verso la scheda bianca
Ad essere “indecise” rimangono sostanzialmente le società guidate da cordate statunitensi, le quali, secondo La Repubblica, lasceranno la scheda in bianco come atto “intimidatorio” per convincere la controparte di una maggioranza schiacciante. La Juventus non si è ancora espressa, ma è noto l’appoggio ad Abodi, già caldeggiato nelle elezioni dell’ormai lontano 2013.