Angelo Peruzzi
Angelo Peruzzi è stato uno dei portieri più forti al mondo.
Angelo è quel prototipo di calciatore che ha tutto. Seppure l’unica nota stonata può rappresentare l’altezza 1.80, la sua rapidità, agilità, previsione e potenza lo rendono completo.
Una vera forza della natura. Peruzzi arriva alla Lazio nell’estate del 2000, la squadra biancoceleste è fresca campione d’Italia.
Per 33 miliardi di lire approda alla Lazio sostituendo Marchegiani che va a fare il secondo.
Per Angelo subito un successo nella finale di Supercoppa italiana. Proprio la sua ex squadra l’Inter, soccombe 4 a 3 all’Olimpico.
In quel campionato la Lazio arriverà terza. Nelle annate successive purtroppo la società ha problemi finanziari,
Sergio Cragnotti deve lasciare, ma con Mancini in panchina e una società pronta a traghettare la Lazio, nella stagione 2003 2004 la Lazio si piazza sesta in classifica, vincendo anche la Coppa Italia nella doppia finale vinta contro la Juventus.
Grandissimo calciatore e grande uomo di spogliatoio, Angelo è il baluardo di quella squadra.
In alcune partite è anche capitano.
Con l’avvento della nuova società e di un nuovo presidente Claudio Lotito, Peruzzi accetta anche la riduzione dell’ingaggio, proprio per aiutare la società biancoceleste.
Un campione come lui dove ha vinto tantissimo con la Juventus e titolare in nazionale, fare un gesto così importante, dimostra quanto bene, possa avere Angelo, nei confronti della Lazio.
Seppure i campionati che seguiranno ,saranno anonimi, Peruzzi ci mette del suo, salvando e facendo conquistare punti, ad una Lazio che fa fatica a ritagliarsi un posto importante in campionato.
Nella stagione 2006 2007 Peruzzi lascia il calcio giocato.
L’ultima partita sarà proprio in quel campionato, un Lazio Parma 0 a 0.
Peruzzi andrà sotto la curva a ringraziare la gente Laziale per l’affetto dimostrato.
Grandissimo professionista, uomo fuori e dentro il campo, insomma un vero fuoriclasse del calcio Italiano.
Tornerà negli anni successivi alla Lazio come dirigente, ma per le discrepanze con il direttore sportivo, lo porteranno a lasciare la Lazio.